In giro per il sentiero di Ho Chi Minh
Oggi abbiamo esplorato i dintorni di Xepon. Bello, non c'è niente!
Siamo vicini al confine col Vietnam e qui nel 1971 si è svolta una delle battaglie decisive della guerra segreta.
L'avvenimento è celebrato in un museo semplice ma efficace: 3 stanze con foto.
Nella prima si possono vedere i campi organizzati dagli americani, nella seconda ci sono i vietkong che sterminano gli americani e nella terza i 30 anni di festeggiamenti dopo la guerra.
Qui l'esercito di Saigon, alias seconda brigata paracadutisti USA, ha preso una sonora mazzata.
Come sappiamo i nostri alleati sono poco sportivi e non accettano le sconfitte, così si sono vendicati...
Questo il museo non lo dice, ma hanno rimandato questa zona all'età della pietra a suon di bombe e pesticidi. La cosa si nota perchè non ci sono le foreste.
Certo, la vegetazione non manca, ma non è per niente fitta e rigogliosa.
Resti della guerra ce ne sono: 3.
Il pilone di un ponte, il caveau di una banca e una statua di Buddha.
Ovviamente il Buddha è considerato più che sacro, infatti non ci si spiega come sia resistito visti i crateri delle bombe ancora visibili attorno al tempio.
In questa zona è diffusissima una scritta, sempre in rosso fiammante, che si può trovare a bordo strada, nei sentieri e anche vicino alle case: UXO.
Quando ho detto a Paola cosa significa, mentre ne fotografavo una, lei è scappata indietro..
UneXploded Ordinance! Ossia ordigno inesploso, e qui ne è pieno. Quindi è meglio evitare di far pipì nel bosco...
Allego qualche foto dei dintorni, non sono chiarissime ma si vede che non c'è la foresta come a Bolaven.
Il tempietto e stato costruito attorno al Buddha superstite, e si vede bene in giardino il buchetto lasciato da una bomba.
A proposto, qui il Karaoke non si ferma mai. Stanno cantando da stamattina alle 9!
Siamo vicini al confine col Vietnam e qui nel 1971 si è svolta una delle battaglie decisive della guerra segreta.
L'avvenimento è celebrato in un museo semplice ma efficace: 3 stanze con foto.
Nella prima si possono vedere i campi organizzati dagli americani, nella seconda ci sono i vietkong che sterminano gli americani e nella terza i 30 anni di festeggiamenti dopo la guerra.
Qui l'esercito di Saigon, alias seconda brigata paracadutisti USA, ha preso una sonora mazzata.
Come sappiamo i nostri alleati sono poco sportivi e non accettano le sconfitte, così si sono vendicati...
Questo il museo non lo dice, ma hanno rimandato questa zona all'età della pietra a suon di bombe e pesticidi. La cosa si nota perchè non ci sono le foreste.
Certo, la vegetazione non manca, ma non è per niente fitta e rigogliosa.
Resti della guerra ce ne sono: 3.
Il pilone di un ponte, il caveau di una banca e una statua di Buddha.
Ovviamente il Buddha è considerato più che sacro, infatti non ci si spiega come sia resistito visti i crateri delle bombe ancora visibili attorno al tempio.
In questa zona è diffusissima una scritta, sempre in rosso fiammante, che si può trovare a bordo strada, nei sentieri e anche vicino alle case: UXO.
Quando ho detto a Paola cosa significa, mentre ne fotografavo una, lei è scappata indietro..
UneXploded Ordinance! Ossia ordigno inesploso, e qui ne è pieno. Quindi è meglio evitare di far pipì nel bosco...
Allego qualche foto dei dintorni, non sono chiarissime ma si vede che non c'è la foresta come a Bolaven.
Il tempietto e stato costruito attorno al Buddha superstite, e si vede bene in giardino il buchetto lasciato da una bomba.
A proposto, qui il Karaoke non si ferma mai. Stanno cantando da stamattina alle 9!