Motocross, altro che sterrato!
Lasciata la villa dello schiavista nella piantagione di caffè siamo ripartiti a caso verso nord-est, dove ci porta il vento.
E qui è saltato fuori il vero Laos!
Fuori dalle strade asfaltate x comodità dei colossi di riso birra e caffè il resto è più che sterrato.
L'ombra delle cunette nasconde pericoli assurdi che non vedi fino all'ultimo metro, quando spesso è tardi.
La cunetta è sempre larga 40, 50 cm ma può essere fonda da 5 cm al metro e mezzo! Ci sono buchi in cui si può perdere un bambino!
Non immaginavo dei ponti così: a volte sono solo 3 assi, a volte nemneno ci sono e la strada finisce nello strapiombo, e comunque mai segnalata.
In questi casi devi uscire di strada e guadare il fiume, per fortuna siamo nella stagione secca.
Anche la polvere è assassina: può essere solo un velo leggero o una duna da 40 cm e non lo scopri finchè non ci passi sopra
E così dai gas e speri in dio, se sono crepacci li salti, se sono dune le navighi, e in questi casi se molli il gas sei fregato. Ma se non lo molli spesso prendi delle botte che ti smontano le articolazioni!
Da solo, con una moto da cross e tanto ma tanto "pelo" puoi veramente divertirti, ma in 2 con bagagli è un lavoro da veri duri.
Infatti Paola non ce la fa più! Come la capisco, ma guido io e io sono uno che non molla. Altrimenti restavamo in Thailandia sull'asfalto ma finiva il bello della sfida!
Non stò parlando del sentiero di Ho Chi Minh, ma delle strade statali! Quelle segnate in grosso e giallo sulle mappe!
Come se non bastasse, oltre a dover zigzagare tra sassi, crepacci, dune e caverne, bisogna anche evitare gli animali: branchi di cani, anatre, galline, bufali, mucche e maiali che pare si divertano ad attraversare all'improvviso ogni volta che qualcuno passa sulla strada. Quando poi dopo 200Km di motocross trovi 100 metri di asfalto... rotola il pallone seguito dal bambino!
Per il quieto vivere di coppia puntiamo ancora verso ovest lungo il Mekong, dove c'è una delle rare strade percorribili e saliamo un po' a nord. Poi appena Paola si distrae mi ributto nell'inferno..
Ora siamo sui 100 metri di asfalto, speravamo fossero un po' di più ma quando ci siamo accorti che finiva subito abbiamo fatto inversione e sosta in una guest-house tanto brutta quanto comoda, sarà la stanchezza.
Oggi niente foto, le abbiamo fatte, credo, ma siamo troppo stanchi anche solo x vederle. Pubblicherò domani.
Ah, già, siamo 30 Km a est di Savannaket, nell'ennesimo villaggio senza nome. Qui ci sono 2 benzinai e 3 ferramenta. Tutti gli altri fanno i parrucchieri, ce ne saranno 10! Ma un posticino per mangiare non c'è, x fortuna abbiamo trovato 2 spiedini di fegatini, cuori e bargigli di pollo, 2 wurstel e 2 pezzi di animale ignoto ma così ignoto che neanche si capisce se è un mammifero, un uccello o chissà cosa. Magari è carne umana...
Buon appetito!
E qui è saltato fuori il vero Laos!
Fuori dalle strade asfaltate x comodità dei colossi di riso birra e caffè il resto è più che sterrato.
L'ombra delle cunette nasconde pericoli assurdi che non vedi fino all'ultimo metro, quando spesso è tardi.
La cunetta è sempre larga 40, 50 cm ma può essere fonda da 5 cm al metro e mezzo! Ci sono buchi in cui si può perdere un bambino!
Non immaginavo dei ponti così: a volte sono solo 3 assi, a volte nemneno ci sono e la strada finisce nello strapiombo, e comunque mai segnalata.
In questi casi devi uscire di strada e guadare il fiume, per fortuna siamo nella stagione secca.
Anche la polvere è assassina: può essere solo un velo leggero o una duna da 40 cm e non lo scopri finchè non ci passi sopra
E così dai gas e speri in dio, se sono crepacci li salti, se sono dune le navighi, e in questi casi se molli il gas sei fregato. Ma se non lo molli spesso prendi delle botte che ti smontano le articolazioni!
Da solo, con una moto da cross e tanto ma tanto "pelo" puoi veramente divertirti, ma in 2 con bagagli è un lavoro da veri duri.
Infatti Paola non ce la fa più! Come la capisco, ma guido io e io sono uno che non molla. Altrimenti restavamo in Thailandia sull'asfalto ma finiva il bello della sfida!
Non stò parlando del sentiero di Ho Chi Minh, ma delle strade statali! Quelle segnate in grosso e giallo sulle mappe!
Come se non bastasse, oltre a dover zigzagare tra sassi, crepacci, dune e caverne, bisogna anche evitare gli animali: branchi di cani, anatre, galline, bufali, mucche e maiali che pare si divertano ad attraversare all'improvviso ogni volta che qualcuno passa sulla strada. Quando poi dopo 200Km di motocross trovi 100 metri di asfalto... rotola il pallone seguito dal bambino!
Per il quieto vivere di coppia puntiamo ancora verso ovest lungo il Mekong, dove c'è una delle rare strade percorribili e saliamo un po' a nord. Poi appena Paola si distrae mi ributto nell'inferno..
Ora siamo sui 100 metri di asfalto, speravamo fossero un po' di più ma quando ci siamo accorti che finiva subito abbiamo fatto inversione e sosta in una guest-house tanto brutta quanto comoda, sarà la stanchezza.
Oggi niente foto, le abbiamo fatte, credo, ma siamo troppo stanchi anche solo x vederle. Pubblicherò domani.
Ah, già, siamo 30 Km a est di Savannaket, nell'ennesimo villaggio senza nome. Qui ci sono 2 benzinai e 3 ferramenta. Tutti gli altri fanno i parrucchieri, ce ne saranno 10! Ma un posticino per mangiare non c'è, x fortuna abbiamo trovato 2 spiedini di fegatini, cuori e bargigli di pollo, 2 wurstel e 2 pezzi di animale ignoto ma così ignoto che neanche si capisce se è un mammifero, un uccello o chissà cosa. Magari è carne umana...
Buon appetito!