India misteriosa
L'India è il paese dei misteri e ogni giorno se ne presenta uno nuovo che per noi stranieri non ha spiegazione.
Non parliamo del codice stradale perché non basterebbero mille pagine ma: perché mentre stai facendo benzina qualcuno in moto deve sempre cercare di infilarsi fra te e la pompa? Mistero... certi benzinai hanno messo le transenne per la disperazione.
Ma i misteri sono ovunque: un turbante, che deve solo coprire la testa, è una striscia di tessuto larga un metro e lunga nove, si, nove metri. Un saree, l'abito femminile, è lungo anche sei metri. Ma le lenzuola sono sempre più corte dei materassi.
Qui è nato il Kama Sutra e il sesso tantrico, le donne non sono particolarmente coperte e non è insolito incontrare dei santoni praticamente nudi. Ma il bacio è uno scandalo da censurare.
Anche le parolacce in TV sono censurate, ad esempio la parola "shit" (merda) viene sostituita con "crap" (stronzo).
È normale girare scalzi ed è buona norma lavarsi le mani prima di mettersi a tavola. Ma è anche normale grattarsi i piedi mentre si aspetta il cibo.
Un bel rutto sonoro durante il pasto non è da maleducati, lo fa anche il cameriere in mezzo al ristorante, anche sputi e scatarrate sono una pratica comune. Ma soffiarsi delicatamente il naso che cola per il troppo piccante è una volgarità inaccettabile.
L'India vuole essere il primo paese demonetizzato del mondo, stanno eliminando i contanti e introducendo ovunque i pagamenti elettronici. Ma manca sia la corrente elettrica che la connessione telefonica per far funzionare i POS.
Nell'albergo di oggi ho visto un ottimo segnale WI-FI, quando ho chiesto la password mi hanno detto che era inutile perché hanno il WI-FI ma non la connessione a Internet.
Anche il linguaggio del corpo ha i suoi misteri, qui per dire "si" muovono la testa come se dicessero "no". Quale sia il movimento per il "no" rimane ancora un'incognita.
Il cibo resta la cosa più misteriosa perché non ti arriva mai ciò che ti aspetti, come il grande mistero del paneer pakora.
Il paneer pakora è l'equivalente delle nostre mozzarelline fritte eppure ogni volta che lo chiediamo ci arriva qualcosa di diverso, comunque formaggio ma una volta fritto, una in salsa rossa, una al curry giallo e così via.
La foto del giorno è dedicata a Marco che ci chiede più foto anche del cibo.
Avevamo voglia di noodles, tagliatelle, le ordiniamo al cameriere e per essere sicuri le indichiamo anche sul menu nella sezione noodles. Il cameriere mette il dito sulla scritta giusta e la mostra al cuoco che ci prepara riso e polpette!
Mistero...
Già, dimenticavo, ma questo non è un mistero, siamo a Kolhapur per una sosta prima di raggiungere Goa.
Purtroppo non andremo alle Andamane perché manca un volo di ritorno in una data comoda, abbiamo quindi ripiegato per Palolem o Agonda sempre nel distretto di Goa.
Non parliamo del codice stradale perché non basterebbero mille pagine ma: perché mentre stai facendo benzina qualcuno in moto deve sempre cercare di infilarsi fra te e la pompa? Mistero... certi benzinai hanno messo le transenne per la disperazione.
Ma i misteri sono ovunque: un turbante, che deve solo coprire la testa, è una striscia di tessuto larga un metro e lunga nove, si, nove metri. Un saree, l'abito femminile, è lungo anche sei metri. Ma le lenzuola sono sempre più corte dei materassi.
Qui è nato il Kama Sutra e il sesso tantrico, le donne non sono particolarmente coperte e non è insolito incontrare dei santoni praticamente nudi. Ma il bacio è uno scandalo da censurare.
Anche le parolacce in TV sono censurate, ad esempio la parola "shit" (merda) viene sostituita con "crap" (stronzo).
È normale girare scalzi ed è buona norma lavarsi le mani prima di mettersi a tavola. Ma è anche normale grattarsi i piedi mentre si aspetta il cibo.
Un bel rutto sonoro durante il pasto non è da maleducati, lo fa anche il cameriere in mezzo al ristorante, anche sputi e scatarrate sono una pratica comune. Ma soffiarsi delicatamente il naso che cola per il troppo piccante è una volgarità inaccettabile.
L'India vuole essere il primo paese demonetizzato del mondo, stanno eliminando i contanti e introducendo ovunque i pagamenti elettronici. Ma manca sia la corrente elettrica che la connessione telefonica per far funzionare i POS.
Nell'albergo di oggi ho visto un ottimo segnale WI-FI, quando ho chiesto la password mi hanno detto che era inutile perché hanno il WI-FI ma non la connessione a Internet.
Anche il linguaggio del corpo ha i suoi misteri, qui per dire "si" muovono la testa come se dicessero "no". Quale sia il movimento per il "no" rimane ancora un'incognita.
Il cibo resta la cosa più misteriosa perché non ti arriva mai ciò che ti aspetti, come il grande mistero del paneer pakora.
Il paneer pakora è l'equivalente delle nostre mozzarelline fritte eppure ogni volta che lo chiediamo ci arriva qualcosa di diverso, comunque formaggio ma una volta fritto, una in salsa rossa, una al curry giallo e così via.
La foto del giorno è dedicata a Marco che ci chiede più foto anche del cibo.
Avevamo voglia di noodles, tagliatelle, le ordiniamo al cameriere e per essere sicuri le indichiamo anche sul menu nella sezione noodles. Il cameriere mette il dito sulla scritta giusta e la mostra al cuoco che ci prepara riso e polpette!
Mistero...
Già, dimenticavo, ma questo non è un mistero, siamo a Kolhapur per una sosta prima di raggiungere Goa.
Purtroppo non andremo alle Andamane perché manca un volo di ritorno in una data comoda, abbiamo quindi ripiegato per Palolem o Agonda sempre nel distretto di Goa.
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