Amristar

Eccoci ad Amristar, Punjab, la città più rumorosa dell'India.
Qui hanno certi clacson che fanno fischiare le orecchie anche ai residenti.
Il viaggio è stato tranquillo, due gocce d'acqua di numero sulla visiera del casco, un po' di nebbia e poi sole. Comunque ho già capito che questo sarà un viaggio fortunato perché appena atterrato in India ho trovato una monetina da 10c per terra e inoltre continuo a schiacciare cacche. Oggi 2...
La fortuna si vede anche nelle piccole cose: oggi in una sosta sulla strada una troupe cinematografica bholliwoodiana ci ha offerto il tè e dei dolci alla zucca.
Poi, imbottigliati nel traffico di Amristar in cerca dell'hotel si è scaricato il navigatore. Ci siamo fermati nell'unico spazio a bordo strada e ci hanno offerto una presa di corrente ancora prima di spegnere la moto e chiedere qualcosa.
Riacceso il navigatore scopro che eravamo a 2 Km dall'hotel, percorrenza stimata... 19 MINUTI!!
Peggio che a Delhi.
Amristar è la Mecca dei Sikh che almeno una volta nella vita devono venire qui in pellegrinaggio. 100.000 pellegrini al giorno più i turisti, ecco perché c'è questo traffico.
Tanto per capirci i Sikh sono quella setta di assassini col turbante e il pugnale ricurvo. Sono stati i cattivissimi della letteratura da James Bond a Topolino, ma in realtà sono gran brava gente col turbante e il pugnale ricurvo...
Domani facciamo i turisti, visita al Golden Temple e attrazioni cittadine per poi andare a 30 Km da qui alla frontiera col Pakistan dove i due eserciti si sfidano a chi alza la gamba più in alto (..solo in India..)
Wagah border se non sbaglio, cercatelo su Youtube.
In città gireremo a piedi, ho controllato il navigatore e si fa prima a muoversi a piedi che su ruote ed è tutto a un paio di chilometri dall'hotel.
Foto del giorno: Ho conosciuto il Grande Maestro del mototurismo che è arrivato qui dalla Svezia con una  minimoto! Paola si è messa dietro per valorizzarne le dimensioni.


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