Rishikesh
Oggi abbiamo affrontato un viaggione di 32 chilometri, un'ora con pausa tè, e siamo fermi a Rishikesh.
Questo paesino sul Gange è il centro mondiale dello yoga grazie ai Beatles.
Un famoso yogi, maestro del marketing, è nato qui e ha iniziato i danarosi occidentali alla meditazione trascindentale.
Qui sono venuti i Beatles a meditare e con loro altri VIPs dell'epoca. Intanto il maestro yogi girava in Rolls-Royce e aveva chiesto al governo di potersi fare l'aeroporto per il suo jet privato.
Eppure la conoscenza si dona, non si vende. Lo dicono i saggi ma anche la guardia di finanza, e chissà perché lo Yogi è scappato in Svizzera..
A 50 anni di distanza chi frequenta questo posto? I Biancovestiti! Rieccoli! Infatti qui il tè è annacquato..
Io valuto la qualità della vita in India in base alla bontà, e prezzo, del tè sulla strada e non sbaglio mai. Qui bevi acqua sporca e la paghi il 50% in più, ho detto tutto.
Per chi non lo ricordasse dagli anni scorsi il Biancovestito è quella tipologia di turista che cerca se stesso accompagnato dall'autista, tutto peace, love and credit card.
I figli dei fiori che trascinano i loro trolley immensi tra le buche sulla strada e che con una settimana di meditazione all-inclusive hanno di che vantarsi a casa.
Qui a Rishikesh è per i più cogl, ops, convinti perché, almeno a febbraio, fa freddo e non è il massimo però c'è il Gange, vuoi mettere?
I più furbi, ma parliamo sempre di biancovestiti, vanno a Goa dove fa caldo e c'è il bel mare... ma non è India, è decisamente Portogallo.
Gli sprovveduti finiscono vicino a Thiruvanantapuram, a Kovalam, la fogna del Tamil Nadu.
Tutti comunque si ritroveranno al paese del Sai Baba, ma non a Shirdi da quello vero, bensì a nonricordodove dove c'era il più famoso (Satirya sai baba?) coi capelli afro che ha intortato l'occidente.
Ogni tanto ci piace fare una sosta tra i biancovestiti perché qui trovi pane burro e marmellata a colazione quando sei stanco di frittura e curry.
Il paese è carino, ancora abbastanza indiano, appena fuori ci sono alloggi per ogni gusto e ovunque ci sono asrama, ormai inglesizzati in ashram, che sono centri per la meditazione biancovestita.
Siamo scesi downtown subito in mattinata appena arrivati, ci siamo fatti una brodaglia tra le mucche a bordo strada, abbiamo riso con gli indiani all'arrivo dei nuovi tira-rolley poi siamo rientrati al nostro cottage svizzero.. in india..
Pomeriggio in relax e scenderemo al fiume verso le 5. Alle 6 iniziano i riti della sera, vediamo se pure quelli sono svizzeri.
Questo paesino sul Gange è il centro mondiale dello yoga grazie ai Beatles.
Un famoso yogi, maestro del marketing, è nato qui e ha iniziato i danarosi occidentali alla meditazione trascindentale.
Qui sono venuti i Beatles a meditare e con loro altri VIPs dell'epoca. Intanto il maestro yogi girava in Rolls-Royce e aveva chiesto al governo di potersi fare l'aeroporto per il suo jet privato.
Eppure la conoscenza si dona, non si vende. Lo dicono i saggi ma anche la guardia di finanza, e chissà perché lo Yogi è scappato in Svizzera..
A 50 anni di distanza chi frequenta questo posto? I Biancovestiti! Rieccoli! Infatti qui il tè è annacquato..
Io valuto la qualità della vita in India in base alla bontà, e prezzo, del tè sulla strada e non sbaglio mai. Qui bevi acqua sporca e la paghi il 50% in più, ho detto tutto.
Per chi non lo ricordasse dagli anni scorsi il Biancovestito è quella tipologia di turista che cerca se stesso accompagnato dall'autista, tutto peace, love and credit card.
I figli dei fiori che trascinano i loro trolley immensi tra le buche sulla strada e che con una settimana di meditazione all-inclusive hanno di che vantarsi a casa.
Qui a Rishikesh è per i più cogl, ops, convinti perché, almeno a febbraio, fa freddo e non è il massimo però c'è il Gange, vuoi mettere?
I più furbi, ma parliamo sempre di biancovestiti, vanno a Goa dove fa caldo e c'è il bel mare... ma non è India, è decisamente Portogallo.
Gli sprovveduti finiscono vicino a Thiruvanantapuram, a Kovalam, la fogna del Tamil Nadu.
Tutti comunque si ritroveranno al paese del Sai Baba, ma non a Shirdi da quello vero, bensì a nonricordodove dove c'era il più famoso (Satirya sai baba?) coi capelli afro che ha intortato l'occidente.
Ogni tanto ci piace fare una sosta tra i biancovestiti perché qui trovi pane burro e marmellata a colazione quando sei stanco di frittura e curry.
Il paese è carino, ancora abbastanza indiano, appena fuori ci sono alloggi per ogni gusto e ovunque ci sono asrama, ormai inglesizzati in ashram, che sono centri per la meditazione biancovestita.
Siamo scesi downtown subito in mattinata appena arrivati, ci siamo fatti una brodaglia tra le mucche a bordo strada, abbiamo riso con gli indiani all'arrivo dei nuovi tira-rolley poi siamo rientrati al nostro cottage svizzero.. in india..
Pomeriggio in relax e scenderemo al fiume verso le 5. Alle 6 iniziano i riti della sera, vediamo se pure quelli sono svizzeri.
Foto del giorno: domenica a Rishikesh. Gita col barcaiolo sul Gange! Italiani e indiani sono sempre più simili..
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