E Goa sia!
Siamo al mare, finalmente, oggi abbiamo fatto i 300 chilometri più faticosi di sempre. I primi 110 di autostrada in discesa con poco traffico e aria fresca ma.. l'asfalto era tutto rigato e faceva vibrare tutto, e poi eravamo nella terra dei dossi! Ne ho contati 70, non in tutto ma 70 alla volta in serie ogni due chilometri. Prima erano solo delle bande rumorose poi hanno cominciato ad asfaltarci sopra e sono diventati piccoli dossi. siamo riusciti a perdere almeno due viti della moto, le ho viste volare via, uno dei due dadi che regge la forcella sinistra e l'altra era piccola e nera,penso dal faro. Dovremmo aver perso anche qualcosa da dietro a pochi minuti dal traguardo.
Dopo l'autostrada c'è stato il parco nazionale, strada monocorsia zebrata da sole e ombre che sembravano messe apposta per nascondere i buchi. A centro parco dobbiamo svoltare a ovest e scendere a Goa ma la strada è interrotta e c'è la ruspa che sta devastando tutto. Ci fanno segno di passare e noi abbiamo pensato che i lavori fossero limitati... invece stavano staccando l'asfalto per rifare tutta la strada! Montagne di zolle stratificate di asfalto, sassi, banchi di polvere, fango, radici: forse sarebbe stato più facile passare nel bosco ma eravamo anche in discesa.. Dopo il motocross è iniziato lo stress, strada deserta tutta curve e saliscendi tra i boschi: un paradiso in qualunque altra parte del mondo ma non qui, l'indiano medio vede la strada vuota e si lancia a 130 tagliando le curve cieche. Abbiamo incrociato solo tre macchine, un camion e un pullman e stranamente l'ultimo non era contromano, gli altri si..
Ciliegina sulla torta, l'ultimo chilometro di strada sterrata per scendere alla baia tutta sugli ex scogli, quindi pena di spuntoni rocciosi che escono dalla polvere. Qui ha mollato anche il telefono: si è spento il navigatore, ha iniziato a ballare lo schermo e anche dopo ore la fotocamera vibra ancora e non posso fare foto. io no ma Paola si quindi,
Foto del giorno: 7 giorni così. Facciamo sei perché uno lo passeremo dal meccanico..
Dopo l'autostrada c'è stato il parco nazionale, strada monocorsia zebrata da sole e ombre che sembravano messe apposta per nascondere i buchi. A centro parco dobbiamo svoltare a ovest e scendere a Goa ma la strada è interrotta e c'è la ruspa che sta devastando tutto. Ci fanno segno di passare e noi abbiamo pensato che i lavori fossero limitati... invece stavano staccando l'asfalto per rifare tutta la strada! Montagne di zolle stratificate di asfalto, sassi, banchi di polvere, fango, radici: forse sarebbe stato più facile passare nel bosco ma eravamo anche in discesa.. Dopo il motocross è iniziato lo stress, strada deserta tutta curve e saliscendi tra i boschi: un paradiso in qualunque altra parte del mondo ma non qui, l'indiano medio vede la strada vuota e si lancia a 130 tagliando le curve cieche. Abbiamo incrociato solo tre macchine, un camion e un pullman e stranamente l'ultimo non era contromano, gli altri si..
Ciliegina sulla torta, l'ultimo chilometro di strada sterrata per scendere alla baia tutta sugli ex scogli, quindi pena di spuntoni rocciosi che escono dalla polvere. Qui ha mollato anche il telefono: si è spento il navigatore, ha iniziato a ballare lo schermo e anche dopo ore la fotocamera vibra ancora e non posso fare foto. io no ma Paola si quindi,
Foto del giorno: 7 giorni così. Facciamo sei perché uno lo passeremo dal meccanico..
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