Parentesi sanitaria
Come dico da anni il bello della Thailandia è che è una nazione a prova di cretino, chiunque può riuscire a viaggiare da solo anche se non l'ha mai fatto e ha sempre usato i tour organizzati.
Deve essersi sparsa la voce perché siamo circondati da gente "strana".
Adesso che c'è l'epidemia di polmonite tanti portano la mascherina.
Magari sbaglio io, ma come può un pezzo di carta volante riparare dal virus? Semplice: non siamo mica in Cina, qui non c'è l'epidemia, ma loro sono convinti di essere vivi solo grazie alla mascherina miracolosa.
Dico miracolosa perché ti salva la vita anche quando tieni fuori il naso oppure la indossi così larga che è come non averla. Poi ci sono i fanatici del nucleare-biologico-chimico, quelli con la mascherina rigida, con tanto di filtro e doppio elastico da stringere sulla testa: sembrano dei levrieri con un paio di mutande legate sul muso!
Spero per loro che questi dispositivi sanitari non riparino anche dai raggi UV altrimenti vedremo delle abbronzature veramente simpatiche.
Sempre se non sbaglio, questa moda della mascherina viene dal Giappone ed è stata fraintesa dai volponi mascherati. Nelle megalopoli del Sol Levante la regola dice di indossare la mascherina se si è raffreddati per evitare di starnutire sul mondo in metropolitana e diffondere il contagio. Dopotutto in Oriente è maleducazione soffiarsi il naso in pubblico, sotto quelle mascherine giapponesi potrebbe esserci di tutto e così la protezione ha un senso. (In Cambogia starnutiscono nel casco integrale, ma questa è un'altra storia)
Quindi chi sta male si maschera, non quelli sani. Poi magari continuo a sbagliarmi e qui in Thailandia c'è un'epidemia di raffreddore e io non lo so.
Ogni tanto penso a quei poveri professionisti che lavorano con gli agenti patogeni e devono mettersi la tuta e lo scafandro, che devono disinfettarsi completamente e adottare mille precauzioni: se sapessero che basta un pezzo di carta davanti alla bocca per salvare il mondo..
Secondo le ultime notizie il nuovo coronavirus ha un tasso di mortalità attorno al 1% mentre la classica influenza invernale varia dal 2.5 al 5%, quindi continuo a non capire questa ossessione da mascherina. Anzi, la capisco, la Thailandia è a prova di cretino.
Vogliamo parlare della Legionella, il "morbo dell'aria condizionata"? Ha un tasso di mortalità del 80% ma non credo che i levrieri mascherati possano rinunciare al climatizzatore in camera.
Qui in Thailandia, come nel resto del mondo, capitano epidemie di influenza o casi di legionella ma una cosa certa è che non c'è l'epidemia di coronavirus. Come, fino a oggi, non c'è nel resto del mondo al di fuori della Cina.
Facciamo due conti:
Ao Nang, dove siamo noi, dista 3000 Km in linea d'aria dall'epicentro di Whuan. Milano, ad esempio, dista 3000 Km dalle coste del Kazakistan sul mar Caspio.
Credo che vadano più kazaki a fare shopping a Milano di quanti cinesi in spiaggia ad Ao Nang.
Quindi, se scoppia un'epidemia di "pericolosissima" influenza invernale in Kazakistan i milanesi devono mascherarsi? Okkio milanesi, la morte è sempre in agguato!
Comunque ringrazio gli allarmisti e i creduloni perché ci stanno semplificando la vacanza: qui in Thailandia il turismo è calato del 50%!! E ciò significa poca folla e prezzi scontati.
Leggendo questo post avrete intuito che noi non portiamo la mascherina e se da domani non pubblicherò più niente è perché mi sono sbagliato!
Quindi siamo morti di polmonite...
Foto del giorno: buoni propositi andati a Ramengo.
Abbiamo abbandonato il saleng e preso una moto. Che vergogna.. una Honda quasi nuova funzionale e affidabile. Va contro ogni nostro sano principio ma ci siamo dovuti accontentare.
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