Attenzione! C'è la droga! 🤣

Lo sapevate che in Thailandia la canapa a uso medico è legale?
Ma non "legale" come in Italia dove fanno di tutto per mettere i bastoni tra le ruote a noi pazienti, qui funziona veramente bene.
Come è noto in oriente l'uso della canapa non è mai stato un problema finché non siamo arrivati noi occidentali a offrire ai governi locali fior di milioni all'anno per bollarla come droga.
Tuttora in India del nord l'esercito distrugge regolarmente delle piantagioni ma poi ci sono i negozi governativi che la vendono e i pensionati che fumano charas nei parchi pubblici. Il solito controsenso.
In Thailandia la canapa non è mai stato un problema per la popolazione locale, c'erano più problemi con l'oppio, fino al giorno in cui hanno introdotto delle leggi durissime contro la diffusione delle droghe includendo anche la canapa.
Per anni, mentre la popolazione la coltivava in giardino, se la polizia ti trovava con una minima quantità di stupefacente ti lasciava marcire in galera.
Da qualche anno anche qui hanno capito che il proibizionismo è inutile e che la canapa ha un altissimo valore terapeutico e hanno liberalizzato l'uso medico.
La svolta è stata nel 2022 quando il governo ha semplificato ulteriormente le regole sulla canapa e anche regalato delle piante alla popolazione per mettersele in giardino. Così adesso non c'è più bisogno di rivolgersi agli ospedali o alle farmacie specializzate ma è sufficiente andare in negozio.
L'uso ricreativo è comunque illegale, cioè è vietato fumarla nei luoghi pubblici. 
L'impatto sociale della liberalizzazione è stato decisamente minimo: sono apparsi i negozi di infiorescenze e c'è un boom commerciale di cosmetici e integratori alla canapa ma comunque non ci sono "drogati" in giro o balordi attorno ai canapai, è tutto come prima.
Io parlo della Thailandia "normale" e non di quella turistica perché la seconda è un caso a sé, purtroppo nelle vie ultra turistiche di Bangkok ci sono i farang che si fanno le canne ai tavoli dei bar e sicuramente capiterà anche in altre località dove si ritrovano i farang della peggior specie.
A Koh Chang, ad esempio, è tutto tranquillo: nessuno è in giro a fare il tossico se non in alcuni locali sulle spiagge più isolate e la cosa non da fastidio.
I negozi sono aperti da pochi mesi, si vede l'entusiasmo e la professionalità ma manca ancora un po' di esperienza. Sulle varie qualità di infiorescenze, che variano da 1€ a 15€ al grammo, sono indicati approssimativamente i quantitativi dei principali princici attivi ma raramente scrivono le indicazioni terapeutiche che variano a seconda della tipologia di terpeni e di molecole poco famose.
Qui serve l'esperienza del paziente che riconosce la qualità più adatta dal profumo.
Quella che mi evita i crampi deve sapere di terra e muschio mentre quella per i dolori deve essere più agrumata ed erbacea.
Il negozio dove mi rifornisco ha circa 50 tipologie diverse ed è interessante annusarle tutte, ne ho anche trovata una qualità che puzza di durian! Sarà qualcosa di veramente autoctono..
A proposito! La mia cannabis medica in Italia costa 36€ al grammo, qui la trovo uguale a meno di 3€..

Foto del giorno:
Il mio canapaio di fiducia.

Un negozio come tanti. Cosa c'è di male?
..a parte il lampadario basso su cui picchio la testa quando vado alla cassa. .

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