Bangkok
Non siamo più abituati al caos, alla folla e ai prezzi della città.
Dopotutto siamo dei montagnini trapiantati nella campagna thailandese e poi catapultati a Bangkok.
Siamo arrivati nel primo pomeriggio e alloggiamo nella zona di Khao San, l'ex quartiere hippie ed economico della città che adesso è diventato trendy: che pacco!
Hanno vietato già da qualche anno i tipici bar da marciapiede che consistevano in una ghiacciaia con la birra e 50 sgabelli di plastica da usare sia per sedersi che come tavoli, così era svanito metà del fascino di Khao San e adesso ci sono solo locali veri e bancarelle per turisti.
Il problema sono i turisti.. i pochi hippies sopravvissuti e ormai pensionati bazzicano ancora i vicoli in cerca di un posto dove morire mentre le nuove generazioni non hanno saputo mantenere vivo lo spirito.
I troppi giovani israeliani sporchi, trasandati e non proprio educati rispecchiano lo stereotipo del "farang sporco che porta il Covid" come dice un politico locale del partito di maggioranza mentre i turisti di massa che visitano il quartiere non hanno più cercato di trattare i prezzi se non quelli della birra.
E così, tranne per la birra che costa solo il 50% in più, tutto il resto è da 3 a 12 volte più caro che a Chanthaburi!
Bisogna però dire che la massa è rimasta concentrata in due vie, Khao San e Rambuttri, e se giri l'angolo trovi ancora i vicoli tranquilli senza venditori e tuk tuk, peccato che i prezzi siano comunque quelli di Khao San.
Capisco che i costi della città sono maggiori e i prezzi di vendita devono adeguarsi, ma in certi casi mi sembra esagerato.
Stasera usciamo! Cena stradale e poi si vedrà, magari proviamo a fare tardi.
Foto del giorno: Il 7Eleven salva la vita.
Ce n'è uno anche nel parcheggio dell'ospedale di Chanthaburi!
Il cartello centrale sotto la pensilina indica la direzione
Questo però è una versione ospedaliera perché non vende superalcolici e neanche il mio caffè da infarto preferito.
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