In giro fra i durian

Meglio tardi che mai, oggi abbiamo imboccato per la prima volta in quattro mesi la quarta strada dell'incrocio vicino a casa.

Non c'è mai stato motivo di farla perché non è la via più breve per nessun posto in particolare ma sapevamo che era una bella strada panoramica con tre templi sulla collina.

È veramente una bella strada dove si vedono le "vere" piantagioni di durian e le super ville dei loro proprietari.

Ma perché "vere"?

Perché non avevo mai visto un albero di durian prima di quest'anno, o almeno non li avevo mai notati, e in questi mesi abbiamo girato fra distese infinite di alberi alti dai due ai quattro metri.

Solo oggi abbiamo scoperto che i durian adulti sono alti dai venti ai quaranta metri! Ora capisco il senso della credenza locale: Il durian si raccoglie quando cade dall'albero e, siccome il frutto è così pesante e spinoso che può uccidere un uomo se lo colpisce in testa, il Buddha fa cadere i frutti solo di notte.

Io non vedevo il pericolo a star sotto quegli alberelli ma adesso che ho visto quelle "bombe" da cinque chili appese a trenta metri d'altezza se fossi un raccoglitore farei una capatina al tempio... 

e qui, guarda caso, ce ne sono tre in fila.

La scoperta di oggi mi ha fatto capire che, grazie al sistema orientale, fra qualche anno il prezzo del durian crollerà.

È il discorso che ho già fatto: uno vende mandarini e tutti i vicini devono vendere mandarini..

Il durian locale è diventato famoso? Adesso chiunque abbia un pezzo di terra adatta ha piantato i durian. Quando queste centinaia di migliaia di piante saranno adulte e in piena produzione l'offerta supererà la richiesta. 

In sud-est asiatico è già successo con il caucciù e con la palma da olio e vedi ovunque piantagioni abbandonate perché non sono più sostenibili economicamente.

Il vantaggio del durian, come per la palma da olio, è che ci si possono estrarre dei combustibili "green", chi invece aveva investito in caucciù non ha fatto un buon affare.

Foto del giorno: Una vetrofania.

A volte NON bisogna togliersi le scarpe per entrare in un negozio.